Lettera di BDS Italia ad Angelina Mango per Eurovision

Cara Angelina Mango,

Lei rappresenterà l’Italia alla prossima edizione di Eurovision Song Contest, e le auguriamo di avere successo anche in quella manifestazione, dopo i riconoscimenti nel recente Festival della Canzone di Sanremo. 

Oggi però non ci rivolgiamo a lei per esprimere i complimenti ad una giovane e brava interprete, ma per chiederle di usare la sua voce per esprimere solidarietà con giovani ragazze e giovani ragazzi che in questo momento, e da tanto tempo, sono sottoposti a condizioni di vita inumana per via di un regime di oppressione e di ingiustizia ormai da quasi un secolo.

Parliamo delle ragazze e dei ragazzi imprigionati nella Striscia di Gaza e in tutta la Palestina e sottoposti a violenze indicibili da oltre sei mesi, colpevoli di essere nati e cresciuti in una prigione a cielo aperto e privati, dal regime di occupazione imposto da Israele, della possibilità di viaggiare, di crescere liberi, di amare, di vivere una vita dignitosa, di cantare.

Ad oggi i morti nella Striscia di Gaza sono oltre 35.000 e i feriti resi invalidi più di 70.000, per la maggior parte ragazzi giovani, bambine, bambini e donne. Tutte le infrastrutture civili sono state distrutte, il 60% delle abitazioni è stato raso al suolo. Non esiste più vita a Gaza, le voci sono spezzate.

Come forse sa, sono già oltre 30 gli artisti originariamente in programma che si sono ritirati da Eurovision Song Contest, che ha ammesso la partecipazione di Israele nonostante le proteste pervenute da ogni parte del mondo, dimostrando che il potere economico conta più dell’umanità e della vita stessa. 

Ci rendiamo conto che compiere un gesto clamoroso, come quello di ritirarsi, potrebbe compromettere la sua vita artistica. Le chiediamo però di dare almeno un segnale. Sappiamo quante persone giovani e giovanissime la seguono e tifano per lei e il suo successo: un messaggio di solidarietà e di denuncia verso la continuazione del massacro in atto, sarebbe una testimonianza della sua sensibilità verso i tanti giovani che in questo momento soffrono senza colpa a Gaza e in tutta la Palestina e verso tutto il suo pubblico

Scelga lei la formula, usi la sua creatività e la sua forza vitale per portare su quel palco un messaggio di giustizia. Può indossare qualcosa, portare con lei un simbolo, oppure usare la sua voce per chiedere il cessate il fuoco immediato, la protezione di tutti i civili, l’accesso di aiuti sanitari e alimentari, la liberazione dei prigionieri, e che i potenti della terra si impegnino a trovare una soluzione giusta per quella terra da troppi anni martoriata.

Lo chiedono le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini di Gaza, della Palestina, e di tutto il mondo.

Grazie.

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